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Francesco Enna
Tanti e tanti anni fa, in tempos antigos, quando ogni ovile era una casa e ogni gruppo di case era un paese, tutte le case della Sardegna avevano una cucina con il focolare al centro, formato da quattro pietre, che serviva per riscaldarsi e per cucinare il cibo. La sera, verso l’imbrunire, dopo una lunga giornata di lavoro nei campi o negli ovili, tutta la famiglia si sedeva attorno al fuoco e , subito dopo cena, i più anziani raccontavano i Contos de foghile. Li raccontavano per tenere svegli i bambini, ma anche per insegnare loro i fatti della vita.
Il libro I Contos contenuti in questo libro sono stati raccolti nelle aree geografiche principali della Sardegna, e cioè la Gallura, il Logudoro, la Bargagia e il Campidano. Si tratta soprattutto di fiabe (contados e contascias), leggende (paristorias) e aneddoti di varia natura, che abbiamo trascritto dalla viva voce di narratori popolari nella parlata originale, con traduzione italiana a fronte, suddividendoli in vari capitoli a seconda del genere di riferimento. Naturalmente le fiabe vere e proprie fanno la parte del leone, perché una volta perduto il valore socializzante e inculturativo arcaico delle serate attorno al focolare, sono rimaste soprattutto loro, contascias e paristorias, a "tenner ischidos sos pitzinnos", a tenere svegli i bambini. Ma di tanto in tanto, dalle profondità remote del racconto, fa capolino ancora oggi l’eco tragica di una ritualità che sembrava essersi perduta nella notte dei tempi.