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Antonio Caron
Nei contorni classici del romanzo giallo, la storia prende le mosse in un ospedale della riviera ligure. In realistiche ambientazioni si inseriscono un "litotritore" che frantuma i calcoli renali e una splendida villa sul mare sulla quale si appuntano progetti di speculazione edilizia. Ne sono protagonisti la proprietaria dell'ambita dimora (una nobildonna decaduta che si ostina a non vendere), un maresciallo dei carabinieri degente per caso, un anziano ficcanaso e scontroso che si improvvisa detective. La trama si svolge nel Ponente Ligure e in Piemonte, con puntate verso l'hinterland milanese.
Il protagonista, Sebastiano Vitale, è un sottufficiale dei carabinieri fuori del comune. Possiede il pragmatismo acquisito in tanti anni di servizio al nord e la fantasia creativa di uomo del sud. Si muove pertanto fidando, talvolta anche fin troppo, sull'istinto e la capacità di intuizione. Le sue audaci e originali indagini si intrecciano con vivaci parentesi di vita coniugale. Una donna bella e molto più giovane di lui mal sopporta infatti il ruolo di mogliettina sempre accomodante, che tiene in caldo la minestra a un imprevedibile marito che non si sa mai quando rientra e quando se ne va.